La pandemia da CoViD-19 ci sta dimostrando quanto sia attuale la battaglia per l’affermazione dei diritti e da questo nasce il Manifesto Voto Fuorisede. Nella fattispecie quella per consentire di esprimere il proprio voto alle cittadine e ai cittadini fuori sede. Voci mute, private della possibilità di contribuire al futuro delle nostre comunità.

Sono state tante le occasioni perse negli anni per dare la parola a milioni di cittadini, e non possiamo permettere che ciò accada ancora. Una grande stagione di consultazioni elettorali attende il Paese nel 2021: andranno al voto le città metropolitane così come centinaia di piccoli e medi comuni. Spicca tra questi appuntamenti l’eccezionalità della Calabria, unica regione al voto, nota terra di emigrazione che sarebbe interessata da flussi di rientro ingenti, incontrollabili, evitabili.

Infatti, i cittadini calabresi, così come tutti i fuorisede convocati alle urne nella difficile emergenza pandemica, saranno chiamati in massa a scegliere se prediligere il diritto, fondamentale, alla salute oppure quello di eleggere i propri rappresentanti.

Lungi dall’essere una battaglia solo calabrese, essa potrebbe rappresentare il precedente necessario per implementare il sistema del voto a distanza per tutti gli appuntamenti elettorali a seguire.

Una battaglia di unità nazionale, oggi, per garantire un voto in sicurezza in Calabria rappresenta il compimento di rivendicazioni che hanno attraversato il Paese nell’ultimo decennio. Questo grazie al lavoro di organi istituzionali come il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari ed il Consiglio Nazionale dei Giovani o movimenti come Io Voto Fuori Sede e Voto Dove Vivo. Dopo la presentazione di sei disegni di legge al momento della scrittura del Manifesto Voto Fuorisede – come quelli a prima firma Ceccanti, Calabria e Madia – numerose interrogazioni ai Ministeri e il ricorso presentato al Tribunale di Palermo al fine di sollevare la questione di fronte alla Corte Costituzionale, ora non possiamo più aspettare.

Come già sperimentato per i cittadini domiciliati all’estero, la modalità mediante la quale potrebbe attuarsi questo cambiamento è quella del voto per corrispondenza.

Inoltre, in un’epoca in cui molte incombenze amministrative si espletano ormai attraverso l’utilizzo dell’identità digitale, un’altra strada esplorabile è quella dello sfruttamento della SPID. Che venga utilizzata per registrarsi alle liste elettorali oppure direttamente per votare, essa è uno strumento da valorizzare, se vogliamo davvero dare concretezza a questo nostro proposito.

Nella lunga staffetta per ottenere il voto fuori sede, l’ultimo in ordine di tempo a raccogliere questo testimone è stato il Collettivo Valarioti. Questo perché dalla Calabria possiamo insieme rilanciare questa campagna, che ha bisogno di nuove forze, nuovi stimoli, di attori nuovi.

La necessità che sentiamo è quella di unire le forze, creare ampie sinergie affinché la battaglia possa avere eco su tutto il territorio nazionale. Per questo vogliamo raccogliere adesioni, essere fatta propria da un numero sempre maggiore di soggetti, collettivi o individuali.

Vogliamo lanciare questo appello a tutte le associazioni, i movimenti ed i gruppi presenti tanto sul territorio calabrese quanto a livello nazionale. Questo per far arrivare chiaro il sollecito alla classe politica affinché risolva, una volta per tutte, questo deficit del nostro sistema democratico; un appello che possa stimolare anche la partecipazione delle cittadine e dei cittadini oltre che delle realtà organizzate.

Un diritto non è tale se non riconosciuto e garantito a tutti; diversamente si tratta di un privilegio. E noi oggi scegliamo un’Italia costruita sull’uguaglianza.

Contatti: Unilab Svoltastudenti – La Students’ Union Italiana https://www.unilabsvoltastudenti.com
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Unilab Svoltastudenti

Carlo Giovani – Matteo Giugovaz

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