Il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari ha portato all’attenzione del Ministero l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole. Richiede inoltre il coinvolgimento del CNSU nella discussione per la modifica dell’accesso all’insegnamento attraverso l’espressione di una propria rappresentanza. Questo sia nei consessi deputati alle proposte di normativa sulla formazione all’insegnamento, che nel monitoraggio del percorso.
Per questo il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari ha approvato una mozione sull’abilitazione all’insegnamento nelle scuole che raccomanda:
- di collocare il periodo di formazione per l’abilitazione all’insegnamento dopo il superamento del concorso per l’accesso al ruolo. Il percorso abilitante andrebbe collocato durante l’anno di formazione e prova opportunamente riformato e riorganizzato, al fine di garantire l’acquisizione di contenuti pedagogici e didattici, evitando l’immissione immediata in classe, con un rapporto strutturato tra scuola ed università;
- la precisazione delle modalità di tirocinio (es. rapporto tutor, mansioni);
- che durante l’anno di prova le condizioni contrattuali (normative ed economiche) siano adeguate; l’organico dei docenti sia non solo sufficiente a garantire la qualità della didattica nei settori psico-pedagogici, ma auspicando un investimento nelle discipline in oggetto, si promuova la ricerca nel settore, di modo da dare un contributo sempre maggiore di innovazione della didattica e del settore dell’apprendimento in generale, dando anche un contributo nella formazione permanente;
- che sia possibile convalidare gratuitamente i CFU utili al percorso attraverso indicazioni univoche sul tutto territorio nazionale, uniformando il sistema;
- le prove del concorso per l’accesso al ruolo siano incentrate esclusivamente sui contenuti disciplinari delle classi di concorso scelte dai futuri docenti;
- che al concorso per l’accesso al ruolo sia possibile partecipare per più classi di concorso;
- che siano previsti percorsi specifici per l’accesso al ruolo per i docenti già impegnati con contratti precari e per gli studenti e i laureati che fino all’anno accademico in corso hanno conseguito i 24 CFU o si sono iscritti ai percorsi per conseguirli.
Interroga inoltre:
Il Ministero dell’Università e della Ricerca, di concerto con il Ministero dell’Istruzione, al fine di conoscere quali misure intenda adottare per regolare il reclutamento degli insegnanti per la scuola secondaria di I e II grado.
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